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Immagine del redattorePaolo Aldi

La Commune de Paris. Sorpresa e errori


Martedì 21 marzo 1871. Nel pomeriggio di ieri nel corso della sollevazione e della fuga del Governo da parte degli insorti sono state occupate altre caserme e la Stamperia nazionale. Poi la sera è stata la volta dell'Hôtel de Ville (Municipio di Parigi), da dove era fuggito poco prima il sindaco Jules Ferry. Al suo posto si è insediato il Comitato centrale della Guardia nazionale ed è stata issata la bandiera rossa. ma non sono stati occupate la Posta centrale, la Banca di Francia e il forte di Mont-Valérien, quello di cui abbiamo parlato nel post precedente e che è stato occupato proprio oggi dalle truppe governative. E questo forte controlla la strada per Versailles.

Sono stati tutti degli errori gravi, come la mancata opposizione alle truppe in ritirata. Errori che saranno pagati duramente in futuro. Il generale Vinoy, e così moltissima storiografia, afferma “errore gravissimo e irreparabile” è stato quello di non attaccare immediatamente Versailles perdendo “tutti i vantaggi inaspettatamente conseguiti. In quel momento tutte le probabilità erano dalla sua parte. Esso avrebbe dovuto tentare l'attacco” riferendosi al comando della Guardia Nazionale.

Il problema è che il comando e il Comitato Centrale della Guardia nazionale erano rimasti sorpresi dall’insurrezione spontanea e impreparati a sfruttare i fatti a favore, tra cui principalmente la disorganizzazione del governo in fuga da Parigi e delle stesse sue truppe. Errori gravissimi a parte va dato atto al Comitato centrale della Guardia nazionale di essersi assunto l’onere di dare una nuova forma e un nuovo contenuto al potere politico conquistato dal popolo parigino.


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